Il Blog del Dott. Menghi

Ortodonzia

Cenni storici
Nel 1728, sotto il regno di Luigi XV, un dentista francese, Pierre Fauchard, spiegò per la prima volta al mondo, come raddrizzare i denti non allineati. Fauchard si occupò solo dei denti più visibili. Li raddrizzava con legature o una piccola placca in metallo stretta sui denti, ma i successori migliorarono il metodo.
Alla fine del XVIII secolo , un inglese, J. Hunter stabilì che non si poteva contare sulla crescita naturale dei denti, per dare dello spazio dove mancavano. Bisognava togliere uno o due denti per poter allineare gli altri. Non convinse tutti e, all'inizio del 19° secolo, è guerra tra sostenitori e contrari all'estrazione. Nel 1841, Lefoulon credette di aver trovato una soluzione: dimostrò che si potevano allargare le arcate dentarie troppo strette.
Alla fine del 19° secolo, gli americani sottolinearono l'importanza del contatto tra le due arcate dentarie; molto sovente una è più indietro rispetto all'altra, che è ciò che riguarda il profilo ( mento sfuggente o in avanti) e nuoce alla masticazione. Assicurarsi di avere un buon rapporto tra le due arcate diventò, con l'allineamento dei denti, lo scopo del trattamento ortodontico.
Durante lo stesso periodo, si cominciò a pensare che le irregolarità mascellari fossero in rapporto con problemi della crescita. Una delle cause  è relativa ai bambini che non respirano col naso: le fosse nasali non si sviluppano e il palato rimane stretto, poiché il il pavimento di una cavità forma il soffitto dell'altra.
Gli apparecchi ortodontici, all'inizio del XX secolo, erano fatti di grossi fili, attaccati ai denti e tenuti da due anelli sigillati sui molari.
Poco dopo, si sviluppò in Europa un metodo completamente differente: si cercò di agire sulle basi ossee  per stimolare la crescita della mandibola, dirigendo e attivando la masticazione, in una sorta di di ginnastica correttiva. Migliorarono la salute  e l'equilibrio posturale dei bambini.
Progressi più importanti, hanno permesso, alla fine del XX secolo, di trattare gli adulti. Gli attacchi erano sempre meno visibili e  si potevano posizionare sulle faccette interne dei denti.
I progressi o le trasformazioni possono essere calcolati e seguiti dalle radiografie del profilo che mostrano lo scheletro e il tessuto osseo. 
L'ortodonzia, il cui scopo, inizialmente è di rimediare alle anomalie, è diventata la parte della medicina che studia la forma, la posizione, e il funzionamento degli elementi elementi essenziali della faccia, e che li modificano per assicurare la  salute e per l'estetica.
     

 
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